mercoledì 31 agosto 2011

Come Colombo

Diciamo che due sono le differenze con il mio illustre predecessore "scopritore" delle americhe:
1. lui si era saggiamente fermato ai caraibi, mentre io sono un po' più a nord;
2. io gli indiani li ho effettivamente trovati (nella forma di due tecnici della Delta che hanno manualmente aperto la porta del Boeing dall'esterno, dopo che lo steward aveva provato per mezzora -anche a calci, letteralmente- senza successo dall'interno.

Per il resto mi sento di nuovo piccolo avventuriero, verso un mondo nuovo ma un poco meno sconosciuto, alla ricerca del mito - che nella disgrazia di oggi può benissimo essere anche solo un lavoro (prego aggiungere risata stile sit-com), ed inseguito dalla solita coltre di calamità burocratiche et naturali.

A proposito: Irene è passata. Ha fatto qualche danno ma è passata. Il tassista che mi ha accompagnato dall'aeroporto alla casa dei miei gentili ospitanti, mi spiegava di come in realtà l'uragano gli avesse permesso di concedersi due giorni di ferie per la prima volta in tre anni. La conclusione cui era giunto era così: + uragani = - mal di schiena. Tralasciando sulla logica delle capacità matematiche mie e del tassista, direi che tutto sommato troppi danni da queste parti non ce ne sono stati, quindi tutto ok.
Anche il terremoto non ha fatto altro che concedere un pomeriggio di festa ai miei colleghi, quindi nessuna preoccupazione sulla mia sicurezza: a parte la botta di colesterolo dell'hamburger di Wendy's che ho trangugiato all'aeroporto, tutto ok.



Oggi ho passato il giorno a pisolare. Il jet-lag fornisce convincenti incentivi alla mia pigritudine e così sia. Anche perchè oggi è ufficialmente il mio ultimo giorno di vacanza: domani alle 7e30 in ufficio.
A fare cosa, ecco, ancora non lo so. Ma sicuramente una cosa segreta e importantissima. Tipo riuscire ad ordinare le cialde per il caffè. O invadere la Kamchatka. Sicuramente dovrò rifare tutti i miei cartellini superfighi, quelli che aprono porte e irrigidiscono i marines.

Insomma: nuovo giro, nuova corsa. Wish me good luck.