martedì 20 settembre 2011

La casa e il suo trono

Non ho la vista mare, al momento la luce del lampadario è anche fulminata, ed il letto è temporaneamente ancora in un'altra stanza. Ma nonostante tutto posso affermare: ho trovato casa!
Dopo soltanto due settimane di peregrinaggi da amici pazienti, ho una porta che posso chiudere alle mie spalle, e che mi consentirà finalmente nei prossimi giorni di starmene in mutande e in panciolle!

Metto subito le mani avanti: la storia della casa, e della sua proprietaria, nonchè mia nuova coinquilina, sono quasi in linea con le storie di cui in precedenza, ma la latente follia della mia simpatica cinquantenne è bonaria e tutto sommato piacevole. Non inquietante come nei personaggi del passato!
In sostanza, mi sono trasferito nella casa di questa simpatica signora, coetanea della mia mamma, che per il momento mi fa un po' da chioccia e un po' da istriona, la quale dopo aver divorziato e visto i figli trasferirsi altrove per sopraggiunta età da marito, ha deciso di prendersi in casa degli emeriti sconosciuti (me) per movimentarsi un poco la vita. Che poi è un po' un eufemismo, perchè mentre io lotto con la stanchezza di due settimane di divano e di ritmi di lavoro cinesi, lei si diletta in partite notturne di tennis (a suo dire), dedicandosi sostanzialmente ad una seconda giovinezza molto sprint. La speranza è che il suo buonumore perduri - e perchè no? - sia anche contagioso.
Per il momento mi piace vivere qua: tutti i confort di una vera casa, con la libertà di un intero piano a mia disposizione.
Si perchè la mia dolce cameretta dal soffitto sconnesso è in realtà il terzo piano di questa ridente villetta, che comprende anche una seconda stanza vuota ed un bagno. A tal proposito: sono ben conscio che emozionarsi per una cosa del genere vi conferemerà tutti i vostri dubbi sul mio snobbismo ma... per la prima volta nella vita, ho un bagno tutto per me! E' piccolo, non c'è il bidet (beninteso, una civiltà che non conosce il bidet, per quanto mi riguarda, non è una civiltà affatto), ma è mio. Tutto per me. Finalmente il trono è mio, e mio soltanto! Chi ha goduto di tal privilegio, comprenderà il perchè di tanta emozione...

Sto intanto pianificando una discesa in Italia. Se tutto va bene tra metà e fine ottobre, discendo sulla penisola, come gli unni. Con anche tutta la sopraggiunta boria del mio bagno personale!
Troviamoci.

mercoledì 7 settembre 2011

Divano dolce divano

Rieccomi allora alle gioie dello house-hunting norfolkiano.
Non ripeterò la classifica della volta scorsa, perchè i picchi di genio toccati a gennaio non credo possano essere eguagliati. Diciamo solo che la Virginia è tendenzialmente popolata da molti buffi personaggi, e l'ingresso nelle loro abitazioni regala sempre motivi di gioia. La signora sessantenne che mi apre la porta in reggiseno tiene fieramente alto il nome della categoria.

Diciamo che la ricerca della casa non è mai rientrata nelle mie specialità. Anzi, diciamo proprio che  anni di vagabondaggio non mi hanno insegnato un bel niente sull'argomento. Ritengo in genere di avere buone capacità di apprendimento, ma trovare un posto da affittare è -al pari del ballo liscio e forse il tedesco- il mio (poco) segreto tallone d'Achille.
Tutto questo per dire che passo ancora le notti su un divano ri-adattato a letto che i miei amici Tosca e Gary mi hanno gentilmente messo a disposizione. Quindi no, non vivo sotto un ponte come molti si potrebbero aspettare. Mica poco.

Il lavoro procede quasi alla grande. Sempre segretissimo. Talmente segretissimo che oggi il mio account act.nato è stato disattivato. Ho deciso di metabolizzarlo come un gesto di stima - una cosa per farmi sentire speciale. Per il momento non mi domando se i miei datori di lavoro siano o meno coscienti della mia presenza qua.
Peraltro tutto ciò mi ha permesso di staccare alle 2 oggi, non essendo fisicamente abilitato a fare alcunchè, tranne allungare oltremodo il pennica time.


Lavoro a parte, i progetti per i prossimi giorni ruotano tutti attorno alla questione-casa. Comprensibilmente. Una volta espletata questa "formalità", potrò concentrarmi a capire che diavolo sta succedendo back in Italì. Non ho avuto tempo per approfondire, ma mi pare che l'interpretazione di Spinoza sia quantomeno plausibile - "La situazione del pubblico impiego è talmente drammatica che persino gli infiltrati della Digos hanno protestato veramente"